Scrivo (male) di viaggi, libri, film brutti e serie TV, amori, disamori e altre amenità, racconto (peggio) storie e luoghi, pubblico (pessime) foto e soprattutto parlo (troppo) di me.

What a shame

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LinguaAvevo circa quindici anni, lei tredici ed era la mia prima fidanzatina. Era bassina ma con i capelli biondi, gli occhi azzurri e le forme al posto giusto, in pratica tutto ciò di cui la mia inesperienza avesse bisogno. Aveva anche un nome, credo. Ci vedevamo poco perché solo ogni tanto veniva dalla città con i genitori per far visita ai parenti, io invece in quel posto ci trascorrevo tutta l’estate. Era il tempo in cui si diventava più grandi per la prima volta. Mi sentivo felice. Avevo una storia. Parlavo di tutto con quella ragazza. Uscivamo, se fare duecento metri per arrivare alla spiaggia significava questo. C’era la comitiva, c’erano le prime sbronze, le notti all’aperto e i bagni di mezzanotte. La sveglia a ora di pranzo e le giornate al mare. Tanti tramonti e poche albe. C’erano gli screzi, le confessioni, le gelosie, le grandi cazzate. La speranza di capire cosa fosse il sesso e magari l’amore, ignorando che a volte non basta una vita per farsene una vaga idea. C’erano l’orgoglio e il pregiudizio e pochi libri. Il rispetto e l’amicizia.
C’era anche il dubbio. Ne venne uno ad un ragazzetto del gruppo, più piccolo di me e più rompicoglioni: andava dicendo che io e la mia compagnetta non ci eravamo mai baciati, che forse non stavamo nemmeno insieme. Era un dubbio che non solo intaccava il mio – finalmente – essere grande ma irritava anche il mio essere maschio. La cosa peggiore era che aveva ragione. Perché io e lei i baci ce li davamo sì, ma senza lingua e con la bocca chiusa. E quando, una notte sotto la luna, bevendo e chiacchierando tutti insieme, ho realizzato che era stata proprio lei a mettere in giro quella voce e a lamentarsi, ecco, ho desiderato di scomparire. Lì, all’istante. Schiacciato da una stella cadente o soffocato da un pistacchio. Anche perché la rivelazione era avvenuta attraverso uno di quegli strani meccanismi che porta, per una coincidenza astrale che capita a chiunque almeno una volta nella vita, a far zittire tutti nello stesso secondo in cui si sente solo una voce e magari sta dicendo pure qualcosa di inappropriato. In quel caso la voce era di lei ma la vergogna era la mia. Io non l’avevo mai baciata. Mai. In effetti non sapevo nulla dei baci.
Stavo vivendo una scena terribile per la mia età. Quelle parole risuonavano nell’aria. Vedevo gli amici intorno a me, bloccati, con la bocca aperta e immobile. La cenere che cadeva dalla sigaretta. Il mare fermo, l’acqua come olio. I pesci venuti a galla con gli occhi spalancati che non respiravano. Perfino le zanzare avevano smesso di succhiare il sangue, anzi lo sputavano affinché non gli andasse di traverso. Credo che pure gli orologi si fossero fermati. Tutta la mia presunta virilità, tutta l’ammirazione che sentivo di avere per stare con una ragazza, per giunta carina, tutta la stima degli amici per cui ero un punto di riferimento, di colpo, smettevano di appartenermi. Neanche a dirlo, due giorni dopo lei stava con un altro. E lui la baciava, loro si baciavano, cazzo se si baciavano. Ero stato un fallimento. Non era una questione di sentimenti, forse più di occasione persa. Che rabbia, che invidia e, soprattutto, che peccato…
Non tanto l’episodio quanto piuttosto quel particolare momento rivelatore è stato il primo fotogramma tra quelli che vorrei cancellare dalla mia esistenza. Ce ne sono stati altri dopo ma qui non mi riferisco alle pagine tristi o alle esperienze negative che in un modo o nell’altro ci segnano e che comunque ci aiutano a crescere e diventare più forti. Penso più a quelle pagine, a quelle righe o addirittura a quelle singole parole, assolutamente inutili e insignificanti, che non hanno influenzato minimamente la nostra vita ma che restano in noi e ogni tanto riaffiorano per ribadirci che ci sono anche loro. Per farci sperare di essere gli unici a saperlo e dirci “ehi, non credere di essere stato sempre perfetto” oppure “ricordi quella colossale figura di merda?”.
Quel momento, mi rendo conto, non facile descrivere, penso infatti che non mi abbia insegnato niente se non che, con la ragazza successiva, avrei dovuto usare la lingua durante il bacio. Ci ho messo poco a capire che la lingua doveva essere usata durante e dopo il bacio, andando oltre. Ho impiegato invece tantissimo tempo per arrivare ad usare la lingua prima del bacio. Per parlare. Esattamente come avevo fatto a quindici anni.

Commenti

47 risposte a “What a shame”

  1. Avatar OpheliacRock

    Sei sempre bravissimo, che ti devo di’.

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    1. Avatar Topper

      Sei ancora viva, vedo! Mi fa piacere trovarti qua. E grazie.

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      1. Avatar OpheliacRock

        Cheffai mi prendi per il culo con quel ‘molto profondo’? à_à
        Comunque certo che sono ancora viva, io non muoio mai.

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        1. Avatar Topper

          E certo. Dopo mesi che non scrivi pensi di cavartela con due parole?

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  2. Avatar stephymafy

    Oddio…mi hai fatto venire in mente ricordi estivi….grazie!! Sempre bravissimo Top!!

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    1. Avatar Topper

      Grazie Stephy! Non hai idea di quanti altri ricordi mi sono tornati in mente mentre scrivevo. Era bella quell’età.

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      1. Avatar stephymafy

        Era bella, ma difficile…ora è meno bella per alcune cose, più bella per altre, ma sempre difficile…è il difficile che ci frega.

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        1. Avatar Topper

          Il difficile ci sta, come le nuvole o il sonno. Diventa quasi amico se sai come prenderlo.

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  3. Avatar cq

    Mi hai fatto pensare al fatto che io mi son fatta il mio primo spinello prima di aver dato/ricevuto il primo bacio. All’epoca me ne vergognavo, per il fatto del bacio, e tutto sto ritardo sembrava dovesse essere l’idea pura di Vergogna. A pensarci adesso non mi pare che 14 anni per un bacio rappresentassero un’attesa imbarazzante. Ne ho dedotto che per fortuna si cresce!

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    1. Avatar Topper

      Infatti, credo che anche col senno di poi non ci sia niente di cui vergognarsi. Erano anche altri tempi e noi stessi avevamo altri occhi. E’ vero, si cresce. Ogni giorno.

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  4. Avatar desolatefairy

    io invece se penso al mio primo bacio mi viene in mente solo quant’ero vestita male.
    tzè.

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    1. Avatar Topper

      Un po’ come la prima volta, di cui non ricordo nulla.

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  5. Avatar fulvialuna1
    fulvialuna1

    Il primo bacio non lo ricordo più, ma ricordo quelli dati a nello! Una vera scoperta e ermetici nel raccontarli tutti e due, ai tempi miei si era più “chiusi”. Però che bella età!

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    1. Avatar Topper

      Il primo bacio nemmeno io lo ricorco. In quello che racconto in effetti il primo bacio non c’è stato.
      Ricordo però che era davvero una bella età, si iniziava a prendere coscienza del diventare grandi.

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  6. Avatar Mads

    Il primo bacio l’ho dato ad una bella birra fresca,io più o meno quindicenne ad una festa. Il secondo subito dopo, al ragazzo per il quale passavo minimo cinque volte al giorno sotto casa sua (di questo un po’ mi vergogno) nella speranza di vederlo affacciato al balcone. E quella sera era lì, proprio lì. Ah, non ero ubriaca.

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    1. Avatar Topper

      Il tuo primissimo bacio è bello quanto l’ultimo. Perché alla birra non si può resistere, ha troppo fascino.

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  7. Avatar plenamar

    Capita che sia più facile baciare che parlare. Capita che la lingua non voglia saperne di muoversi per parlare ma che si sciolga seguendo altre comunicazioni. Imparare a parlare, parlare davvero, non è mica semplice. Semplice come imparare a baciare.

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    1. Avatar Topper

      Ma la lingua serve anche ad altro. A gustare il cibo per esempio. Capita infatti che sia più facile mangiare rispetto a baciare e parlare. Per fortuna non è sempre così.

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  8. Avatar fracatz

    13 anni, ma già molto più avanti
    èh ne hanno fatta di strada le femmine da quando si sono liberate e riappropriate del loro corpo?

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    1. Avatar Topper

      Anche oggi le donne sono molto più avanti, pure con la testa. Il corpo poi è sempre appartenuto a loro.

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  9. Avatar ilgattosyl

    il primop bacio….madoo che flash…mi era anche diventato duro per quel bacio…(non siamo in fascia protetta vero?)

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    1. Avatar Topper

      Il tuo allora è stato sicuramente migliore del mio!

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  10. Avatar chiaradp

    Il post è bellissimo!
    Però sono altre le cose importanti.
    Io il mio non l’ho ancora dato a nessuno e quindi non so cosa si prova.

    Ps: Sono Chiara, quella del Chiara’s daily diary.

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    1. Avatar Topper

      Ciao Chiara, grazie. So chi sei e so che saprai capire quando sarà il momento giusto. Di cose importanti ce ne sono tante altre.

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  11. Avatar ili6

    Quell’età è sempre stata carica di meraviglia ed incanto , ma anche di stilettate tremende.E, in un modo o nell’altro, queste ultime hanno contribuito a farci crescere.
    La cosa più difficile della lingua resta sempre il parlare. A qualsiasi età.

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    1. Avatar Topper

      È quello che ho cercato di dire. Era più facile a quindici anni, nonostante tutto.

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  12. Avatar Parpolred

    Comunque io c’ho provato a chiamarti, so’ pure le nove.
    Ma tu non rispondi mai. Uffi.

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    1. Avatar Topper

      Sì, scusa. Ero sulla Vespa per andare in ufficio.

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      1. Avatar Parpolred

        Vespa truccata anni ’50?

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        1. Avatar Topper

          Poco truccata e un po’ più giovane, come piace a me.

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        2. Avatar Parpolred
          1. Avatar Topper

            No, Vespone.

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  13. Avatar TADS

    funziona,

    bel post, molto sentito, devi essere giovane per aver ricordi così nitidi. Le femminucce hanno un approccio diverso rispetto ai maschietti.

    Fin da piccoli, da ragazzini, i maschi devono dimostrare, prendere l’iniziativa, essere attivi, le femmine vivono in una situazione di comodo (tendenzialmente), attendista, nessuno potrà mai accusarle di non aver fatto niente o di averlo fatto male, ancor meno di passività.

    TADS

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    1. Avatar Topper

      Forse una volta era come dici tu, quando avevo quindici anni. Un po’ di tempo è trascorso e tanto è cambiato. Oggi è sicuramente diverso. E’ vero che i maschietti tendono ad essere più propositivi ma anche le femmine sono molto più intraprendenti. Secondo me è un bene. Fosse stato così quando avevo quindici anni, quello che ho raccontato non sarebbe accaduto.

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  14. Avatar cobalto2

    Il mio primo vero bacio è stato a 12 anni. Lui prese la rincorsa e mi baciò. Sentii la sua lingua che toccava la mia. Si chiamava Penny, era uno Yorkshire terrier.

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    1. Avatar Topper

      Quindi era una femmina.

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      1. Avatar cobalto2

        L’ho scoperto solo dopo.

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        1. Avatar Topper

          Poco importa.

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  15. Avatar lupokatttivo

    Sei un grandissimo!!! Stupendo post.

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    1. Avatar Topper

      Non esageriamo… ma grazie mille!

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  16. Avatar
    Anonimo

    What a scem.

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  17. Avatar Erre

    Qui è tutto un casino, non ricevo le tue notifiche, non mi vedo come loggato, c’ho messo trentasette minuti a entrare nel post. Detto questo, il pezzo è bellissimo, e vero. È molto più facile trovare il coraggio, a quindici anni, di baciare (con o senza lingua), che trovarlo, dopo una certa età, per parlare… troppo presi, spesso, dal nostro modo, egocentrico e narcisista, di relazionarci col mondo.

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    1. Avatar Topper

      Ti ringrazio per la visita e per la pazienza. Non sei il primo che mi dice di aver avuto difficoltà ad iscriversi, poi però ci riescono tutti. Il problema è che non posso essere d’aiuto, WP su hosting ha ancora molti misteri per me.
      Detto questo, ti ringrazio di nuovo. Lo farei anche se avessi ancora quindici anni.

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      1. Avatar Erre

        Per esempio, non ho ricevuto la notifica della tua risposta. Poi, ora lo sfondo lo visualizzo completamente bianco, forse è una tua scelta (ma se così fosse sappi che l’ultimo articolo non si legge, se non evidenziandolo). Per “wp su hosting” intendi hosting web, tipo su Tophost o Aruba, giusto? Non mi sono imbarcato in una cosa del genere proprio per evitare i continui “piccoli problemi” quotidiani da affrontare, o gli aggiornamenti periodici da eseguire, ché poi mi passa la voglia di scrivere. Gestisco il sito del lavoro su piattaforma Joomla (su hosting web), ed ogni giorno ce n’è una, anche perché non sono un esperto. Quindi, preferisco subire le limitazioni del servizio già bello e pronto che offre wp. Grazie a te.

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        1. Avatar Topper

          Cado dalle nubi. Lo sfondo è nero ma dal cellulare, tramite la app di WP, anche io lo vedo bianco e quindi non leggo quest’ultimo post che ha il carattere pure bianco. Però i commenti ci sono, le notifiche agli altri arrivano e nonostante tutto il sito gira. Comunque grazie per averci provato.

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      2. Avatar Erre

        Oh, non volevo romperti, te lo dicevo solo per darti delle info che potevano tornarti utili per la gestione del tuo blog, a me non pesa affatto fare ulteriori prove. Scusa l’invadenza.

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        1. Avatar Topper

          Ma scherzi? Che invadenza? Accetto ogni consiglio e ascolto ogni problema che riguarda il blog. Mi può solo fare piacere che ti sia interessato. Appena trovo due minuti, faccio qualche ricerca per capire cosa non va.

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