Oggi. Pausa pranzo. Tre tipi loschi si aggirano per un centro commerciale. Si tratta di Topper, Sergio e della loro collega, nonché sorella acquisita, Milena. Si fermano a mangiare: lui un panino, lei un panino, l’altro un panino. Un totale di tre panini. E due lattine di Coca. Si separano per una manciata di minuti. Si rincontrano poco dopo: Topper con due libri in mano, Sergio con un gioco per la Playstation, Milena con tre bottiglie di vino. I tre hanno sicuramente qualcosa in comune… non è ben chiaro cosa ma ce l’hanno…
C’è tempo. Decidono di fare un giro.
Topper: Torniamo al reparto libri? Vorrei dare un’altra occhiata.
Sergio: OK.
Milena: OK.
Nel reparto libri Topper, per l’ennesima volta, si ritrova in mano “Il codice Da Vinci”. Per l’ennesima volta lo ripone sullo scaffale.
Milena: Che libri hai preso?
Topper: L’ultimo di Montalbán e il nuovo romanzo di Giorgio Faletti.
Sergio: Ma è davvero così bravo Faletti?
Topper: Il primo libro non è un capolavoro. Non ti nascondo però che mi è piaciuto. Prendo questo per curiosità…
Milena: Prendi un’altra copia, questa è rovinata.
Sollevando un paio di copie del libro, Topper nota un libricino verde, lì in mezzo a tutti i volumi di Faletti. Sembra un libretto di risparmio. Lo prende in mano.
“Calendario Atlante De Agostini” c’è scritto sulla copertina. Topper lo apre incuriosito: “Anno 1905 – Roma, Istituto Geografico G. De Agostini & C.”.
Topper: Mile, guarda questo libretto…
Milena: Che ci fa qui in mezzo?
Topper: Boh? Guarda: c’è scritto 1905. Può essere?
Milena: Di sicuro non l’hanno stampato di recente…
All’interno del libretto cartine geografiche di tutto il mondo: Impero Russo, Impero Ottomano, Impero Cinese, Impero Giapponese, Persia, Grande Oceano Pacifico…
Topper: Cazzo, quanti imperi! Per fortuna che oggi ne esiste solo uno…
Milena: Top, guarda il prezzo: L. 0.60. Che sono? Centesimi di lire?
Topper: Forse, nel 1905… Guarda quanto lo vendono ora invece!
Milena: Stì cazzi!
Sergio: Ragazzi, andiamo? Si è fatto tardi.
I tre tipi loschi si dirigono verso la cassa. Topper cammina con Faletti e Montalbán. E con il Calendario Atlante De Agostini. E’ nervoso. Se fumasse, fumerebbe. Non controlla il suo corpo. Un pezzetto in particolare agisce per proprio conto: è la mano sinistra. Il dito indice si muove da solo. Che sta facendo? Gratta. Il codice a barre magnetico viene via come niente. Il Calendario Atlante De Agostini ora non costa nulla, soltanto pochi centesimi di lire. Non ha valore.
I tre tipi loschi arrivano alla cassa. Topper tiene sempre il Calendario Atlante De Agostini in mano. Arsenio Lupin gli ha insegnato una cosa: se non vuoi farti notare da nessuno, mettiti bene in vista. Topper tira fuori il bancomat e paga. Il cassiere pensa che Milena sia la sua ragazza. Milena pensa che il cassiere sia deficiente. Topper pensa che Milena abbia ragione. Sergio non pensa, si è già diretto verso il parcheggio a prendere l’auto.
Topper e Milena escono.
Milena: Ma sono proprio rincoglionita! Non mi ero nemmeno accorta che avessi comprato pure il libr… lo hai comprato, vero?
Topper: …
Sergio: Via, via, via!
Topper non ci ha dormito tutto il giorno. Infatti non poteva, era in ufficio. Non ha mai fatto niente del genere, se si esclude quella rapina in banca dell’anno passato. Non sa se sarebbe capace di rifarlo. Non ne avrebbe bisogno, il libretto lo ha preso ormai. Non giudicatelo male però. A volte agisce senza pensare. A volte sbaglia. A volte si pente. Questa volta no.
Se vuoi…